Pierrot Lunaire

Con Costanza Savarese

 

op. 21 per voce recitante e 5 strumenti (1912)
Testo di Albert Giraud
Musica di Arnold Schönberg
-Opera Psichedelica e Crudele-


Considerato il manifesto dell’Espressionismo musicale, il Pierrot Lunaire di Arnold Schönberg coniuga narrazione e la tecnica dello Sprechgesang in un tessuto musicale fortemente atonale.
In questo allestimento scenico, la Poetessa narra le gesta di un Pierrot malinconico e onirico, grottesco e infantile, blasfemo e tremebondo, vivendo, a tratti, un processo diidentificazione emozionale con la maschera bergamasca.
L’instabilità tonale rispecchia l’alterazione psicologica propria del sogno, dell’allucinazione e  dell’illusione, ai quali, in una sorta di loop indotto dalla presenza multiforme della Luna, né la Poetessa né Pierrot riescono a sottrarsi.
La ricerca (in divenire) alla base di questo allestimento nasce dall’idea di un’opera totale restituita dalle nuove tecnologie. Le 21 liriche sono ripartite in tre gruppi, ognuno dei quali è caratterizzato da un mood differente. Nella prima sezione (1-7) prevale il carattere onirico del poeta “romantico”; nella seconda (8-14) quello macabro, paranoide e psicotico. Nella terza (15-21) spiccano invece attitudini crudelmente infantili in un’ambientazione surreale.
Elemento predominante dell’opera è la Luna, che diventa una scenografia al servizio delle proiezioni realizzate con mappature video che si intersecano al movimento scenico.

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Vicoletto Domenico Cimarosa 5 – Napoli

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