Napoli Opera House: la musica classica diventa pop

L’associazione, diretta da Luca De Lorenzo, tra workshop, masterclass, collaborazioni, concerti e forme divulgative accattivanti si impegna a promuovere la conoscenza della musica classica

Portare all’interno di un salotto musica d’ascolto nell’epoca dell’algoritmo, della velocità e degli smartphone. Indurre il pubblico ad ascoltare attivamente un concerto, accendere dibattiti e confronti e riproporre artisti noti ma desueti. L’operazione, un po’ démodé, consiste nel dare l’opportunità a chi non conosce la musica classica di approcciarvisi per la prima volta. Nata da un’idea durante il periodo Covid, mentre il mondo del teatro e delle arti viveva una fase particolarmente complessa, Napoli Opera House, fondata ufficialmente nel 2021, è un’associazione che ha un obiettivo ambizioso: promuovere e rendere accessibile uno specifico genere musicale ad un pubblico variegato, proponendo home concerti di musica classica e repertorio lirico. L’associazione, con direttore artistico il cantante lirico Luca De Lorenzo, si dedica alla promozione della musica colta – ma in generale della buona musica – oltre che del teatro d’opera e dell’arte. Questo tipo di musica diventa dunque fruibile anche per chi non ne ha esperienza, attraverso percorsi di avvicinamento studiati appositamente e la ricerca di forme divulgative accattivanti e pop.

Con alle spalle due stagioni concertistiche di grande successo e un totale di venti concerti, che hanno spaziato dalla musica classica al jazz, dalla musica popolare alla contemporanea, Napoli Opera House è giunta ormai alla sua terza stagione musicale. Il progetto Armonie di Diritto – Musica e Costituzione, iniziato ad ottobre 2024 e in programma fino a luglio 2025, si propone come un’esperienza artistica e politica, che offre un’importante opportunità di riflessione sui valori fondanti della nostra Repubblica e sul ruolo cruciale dell’arte e della musica nella società, intese come strumenti di Resistenza e Pace. Napoli Opera House si impegna a promuovere valori di legalità e democrazia, diffondendo la comprensione e il rispetto dei diritti fondamentali attraverso l’arte. Il tentativo è quello di individuare nella Costituzione un diritto alla bellezza e all’armonia, analizzare l’evoluzione di concetti e strutture della musica nel mondo del diritto, come il concerto o l’accordo, e, ancora, riflettere sull’orchestra come esempio di equilibrio democratico.

“La musica è senza ombra di dubbio uno strumento potentissimo, una chiave che apre porte all’interno della nostra mente, sviluppa capacità cognitive, avendo addirittura effetti fisici sulla conformazione del cervello e su tutti gli aspetti dell’essere umano, da quelli più primordiali a quelli più evoluti. La chiave è lì. Per quanto mi riguarda, l’accessibilità della musica deve diventare un problema e un argomento sia sociale che culturale: un problema di tutti” dichiara Luca De Lorenzo. “

 

Questo è il terzo anno di direzione artistica della Napoli Opera House, ed il fatto che la mia rassegna sia identificata come fenomeno culturale lontano dal ‘mainstream caciarone dilagante’ mi rende non solo fiero e felice, ma mi spinge sempre più a lottare, con la sola forza della musica, in una città sempre più abulica di bellezza”. Ogni incontro della rassegna citata è dedicato ad un articolo della Costituzione della Repubblica Italiana, esplorando le profonde connessioni tra il mondo della musica e quello del diritto. Affrontando temi come il diritto al lavoro, la tutela del patrimonio artistico, la libertà di espressione, di associazione, di manifestazione e di insegnamento, musicisti di fama internazionale si esibiscono in concerto per poi confrontarsi con giuristi di prestigio su tematiche di grande attualità. La terza stagione di concerti è dedicata al Presidente Onorario della Corte di Cassazione Guido Capozzi, celebre magistrato che ha formato alcuni dei più illustri giuristi del Paese, di cui ricorre il decennale della scomparsa. Villino Manina, sua dimora privata, è stato per oltre quarant’anni anche la sede di quella che può essere considerata la prima scuola di magistratura e notariato d’Italia. Quattordici gli incontri, suddivisi tra l’aula che ha accolto decine e decine di giovani aspiranti magistrati, notai e avvocati e il giardino dell’abitazione del giurista in vicoletto Cimarosa al Vomero. “Oggi, i saloni del villino si aprono all’arte e alla musica, riprendendo la tradizione dei cenacoli del passato e ospitando il progetto di Napoli Opera House. Un modo per omaggiare un luogo vocato all’arte, iconico per il belcanto e celebrato dalla musica” commenta ancora Luca De Lorenzo.

“L’importanza del concerto sta nel far scoprire al grande pubblico compositori magari meno noti eppure creatori di armonie di pregio. La musica classica non è mai stata così viva e attuale”.

Oltre all’organizzazione di workshop e masterclass con artisti di fama internazionale e alla collaborazione con diverse istituzioni di rilievo, tra cui il Teatro di San Carlo, Casa del Contemporaneo, il Festival dell’Opera Buffa Napoletana ed il Capri Opera Festival, un’importante pubblicazione: Ritorno all’opera, libro illustrato edito da Teatro San Carlo Edizioni. Un viaggio affascinante nel mondo dell’opera, scritto da Luca De Lorenzo e Giovanni Chianelli e illustrato da Michela Di Cecio, che racconta attraverso parole e immagini la vicenda di due giovani musicisti, Ivan e Luca, i quali, assieme a Tancredi, bambino di soli dieci anni, compiono un viaggio nel tempo alla scoperta dei grandi protagonisti della musica classica e dell’opera: Gioachino Rossini, Wolfgang Amadeus Mozart, Ludwig van Beethoven, Gaetano Donizetti e Giuseppe Verdi. La storia inizia e finisce in un teatro italiano nel nostro secolo, usando la musica come una macchina del tempo. Perché «ogni volta che si apre un sipario inizia una nuova avventura».

di  Valentina Bonavolontà

Espresso Napoletano

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